Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La storia dell'arte

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Pinelli, Antonio 50 occorrenze

La storia dell'arte

Il tema del rapporto tra la narrazione di una sequenza di azioni che si svolgono in un arco temporale più o meno lungo e la loro rappresentazione

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contrario un transitabile e trafficatissimo crocevia, che fungeva da cerniera tra Nord e Sud Europa, favorendo il contatto e la contaminazione tra culture

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studi cerchiamo un collegamento tra il gusto, la cultura di un committente e le sue scelte in campo artistico; in questo caso, però, è davvero

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Veniamo ora ad un utile confronto tra due dipinti. Il primo, datato 1423, è una tavola della Kunsthalle di Brema rappresentante una Madonna con il

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Toscana all’alba del Quattrocento, proponiamo un confronto inusuale, ma stringente, che illustra in modo esemplare la contrapposizione tra questi due

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, soprattutto, di assistenza agli infermi. La Madonna della Misericordia che accoglie sotto il suo manto il popolo, tra cui ben si distinguono i ritratti dei

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con i Trionfi di Cesare, da lui dipinta per i Gonzaga tra la fine del Quattrocento e i primissimi anni del Cinquecento. Mantegna vi ha rappresentato

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audaci virtuosismi illusionistici e dagli sfondati prospettici più spettacolari. Tra gli esempi più clamorosi e imitati ricordiamo il Trionfo del nome di

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monumentale della Residenza del principe-vescovo a Wiirzburg, in Germania (figg. 127-128), degna conclusione europea di un «prodotto di esportazione» tra i

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Nell’intrecciarsi di concordanze e prefigurazioni tra Vecchio e Nuovo Testamento, tenacemente cercate e individuate dai teologi cristiani, questo

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Il legame che univa Toscanelli ai due grandi architetti toscani e il nesso storico che è possibile stabilire tra l’attività di costoro e le grandi

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Tra Cinque e Seicento le esperienze nordiche e quelle italiane si influenzarono e fecondarono a vicenda, così come del resto era avvenuto anche nei

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Una seconda «scatola» geometrica, più piccola, è costituita dal bancone del mercante, che ha, tra l’altro, il compito di ribadire ulteriormente le

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prospettico» rientra a pieno titolo tra i tanti disegni di cui ci parla anche Vasari, nei quali Paolo ritraeva quasi ossessivamente forme più o meno

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bizzarrie prospettiche si addicono ad un genere «minore» come la tarsia lignea, una forma di decorazione a mezza strada tra arte e artigianato.

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«intermezzi», veri e propri spettacoli nello spettacolo, realizzati durante gli intervalli tra un atto e l’altro. Si trattava di complesse e

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della commedia La Pellegrina di Girolamo Bargagli, recitata a Firenze in occasione delle nozze tra Ferdinando I de' Medici e Cristina di Lorena (1589

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tra il valore di un manufatto e le ore di lavoro che sono state impiegate per realizzarlo.

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Vasari è stato spesso un ottimo architetto, ma in questo caso ha realizzato un vero capolavoro, che realizza una mirabile sintesi tra tre diversi

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Tuttavia, l’idea che dietro il quadro si nasconda un messaggio di tipo politico è divenuta ricorrente nelle più recenti interpretazioni, tra le quali

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personaggi in primo piano, ruota attorno al rapporto politico tra Occidente ed Oriente e sulla sollecitazione a restaurare a Costantinopoli l’impero cristiano

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, un tema sacro, come ad esempio quelle ben note di Jacopo Bellini (fig. 166), tra le quali figurano anche alcune Flagellazioni. In tal modo i due

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naturale, che, tra l’altro, per essere mantenuta ed affinata richiede studio ed un costante esercizio. Checché se ne dica o pensi, si può essere degli

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analitici confronti a tavolino tra fotografie e inducendolo a «battezzare» su due piedi la new entry, pronunciando il nome del suo autore e la sua

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Nel 1446, fra’ Giovanni da Fiesole si trovava a Roma al servizio di papa Niccolò V, per il quale dipingeva, tra l’altro, la cappella «parva et

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Durante il processo, di fronte alle perplessità suscitate dalla sproporzione tra il prezzo che egli aveva preteso per il Notturno e la rapidità con

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analogie tra le due figure, ma dall’altra, che scarto impressionante tra la spirante energia vitale trasmessa dal ritratto colto dal vivo e l’ottusa

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piuttosto che sulle differenze tra il potere evocativo della parola e quello rappresentativo dell’immagine. La sentenza oraziana fu ribadita infinite volte

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Il problema delle differenze tra arti figurative e arti della scrittura cominciò ad affacciarsi timidamente nelle riflessioni teoriche sei e

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impegnati in azioni diverse, ma correlate tra loro. In altre parole, la «narrazione continua» opera in modo analogo al metodo della strip del fumetto

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tra le varie figure dislocate nella simulata tridimensionalità dell’immagine dipinta. In altri termini, dopo la messa a punto brunelleschiana della

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Poco più di mezzo secolo dopo, un'équipe di pittori toscani o di formazione toscana, tra cui Pietro Perugino, Sandro Botticelli, Cosimo Rosselli

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continua» non per semplificare e chiarire i nessi tra i diversi episodi, ma al contrario, per moltiplicare le ambiguità e le «trappole» visive tese all

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Nel corso del XVII e del XVIII secolo s’infittisce la discussione teorica sul tema delle «arti sorelle», ovvero sui rapporti tra arti della parola e

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sulla distinzione tra arti della parola e arti visive. Lessing, d’altronde, non fu il solo ad interrogarsi su tale distinzione. Nelle sue Réflexions

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Tra le molte virtù di Chuang-Tzu — racconta Calvino — c’era l’abilità nel disegno. Il re gli chiese il disegno di un granchio. Chuang-Tzu gli disse

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Le analogie tra il Perseo e l’Apollo sono evidenti: le misure innanzi tutto, e poi il braccio sinistro teso, il manto che l’avvolge ricadendo in

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giocate sulla contrapposizione tra l’austera sobrietà che vigeva nell’antica Roma e la sfrenata passione per le cose belle e per il lusso, indicata come

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oscillazione tra spinte centrifughe e aspirazioni unitarie espresse in estrema sintesi, in una conferenza che ho avuto la fortuna di ascoltare, la

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, tanto da rendere quest’immagine uno dei banchi di prova privilegiati per tentativi di decifrazione iconologica anche in contrasto tra di loro (tra i

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Commentando questo passaggio del De pictura, Salvatore Settis chiarisce molto bene il senso di tale equivalenza albertiana tra pittura e retorica: «l

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Nel suo De pictura Leon Battista Alberti indica la pittura di «istorie» come il più elevato genere pittorico e istituisce un implicito paragone tra l

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sacralità religiosa attorno a quell’immagine di una morte laica. Istituendo questa sotterranea analogia tra la sorte di Cristo e quella di Marat, «martire

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biblici. La serie fu dipinta dall’artista negli ultimi anni della sua vita, tra il 1660 e il 1664, per il duca di Richelieu, nipote del potente

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uniformemente negativa su tutta un’epoca, senza distinguere tra artista e artista e soprattutto emettendo un giudizio, di ordine morale e ideologico

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Gli evidenti limiti di tali definizioni hanno innescato e periodicamente alimentano tra gli storici dell’arte (come del resto anche negli altri

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prossimo paragrafo i caratteri principali del cosiddetto Gotico cortese, che si sviluppò in tutta Europa Italia e Firenze comprese tra il secondo Fig

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corrente stilistica, che tra la seconda metà del Trecento e il Quattrocento si estende un po’ ovunque in Europa, presentando caratteri piuttosto omogenei

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A Venezia, il Gotico internazionale ha assunto caratteri peculiari, poiché il ruolo della città, che fungeva da snodo tra Occidente e Oriente, ha

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subiscono l’evidente influenza, pur essendo destinate ad una pieve sperduta tra i monti o all’abitazione di un ricco mercante.

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